Sapori Autunnali - Torta di Carote e Zenzero or Ginger and Carrot Cake
Finalmente ieri mi sono decisa e ho fatto un salto dall'ortolano per comprare delle belle carote fresche per fare questa torta che da tempo mi stuzzicava dalle pagine di Goodfood. In casa avevo tutto, dallo zenzero candito che ho fatto qualche tempo fa, alla melassa scura, al golden syrup, la melassa chiara, allo zenzero in polvere...
Prendere in mano i barattoli e controllare le date di scadenza e le quantità di prodotto rimasto e questo mi ha permesso di stilare una prima "lista della spesa" da portare con me a dicembre quando andremo a Londra.
In pochissimo tempo ho assemblato gli ingredienti e dopo aver imburrato e rivestito uno stampo da plumcake con carta da forno ho infornato e in 45 minuti precisi il dolce era pronto. Questo nonostante le traversie sulla temperatura del forno di cui vi ho raccontato ieri qui.
Ecco la ricetta che ho seguito per confezionare questo fantastico dolce da merenda pomeridiana, naturalmente accompagnata da una buona tazza di ottimo tè.
Ingredienti per uno stampo da plumcake della capacità di 900 g:- 100 g di burro più un poco per imburrare lo stampo
- 100 g di zucchero di canna scuro Moscovado
- 50 g di melassa scura
- 50 g di melassa chiara
- buccia di 1 arancia (naturalmente io questa non l'ho messa perché le arance non sono di stagione)
- 1 limone succo e buccia
- 1 carota grande grattugiata (circa 140 g di polpa)
- 5 pezzi di zenzero candito tritato finemente (io qui ho fatto a occhio usando 3 cucchiaini di piccoli pezzi di zenzero)
- 175 g di farina autolievitante (che non avevo così ho usato farina normale e una bustina di lievito)
- 1/4 di cucchiaino di bicarbonato
- 2 cucchiaini di zenzero in polvere
- 1/4 di cucchiaino di pepe macinato al momento
- 2 uova
- 140 g di zucchero a velo (che ho fatto con il mixer usando dello zucchero semolato in cui avevo messo delle bacche di vaniglia in infusione)
Accendere il forno a 180°.
Imburrare la teglia e rivestirla con della carta da forno.
Mettere il burro, lo zucchero, le melasse e metà delle scorze grattugiate in una pentola e mettiamo sopra un fuoco moderato mescolando in modo da amalgamare tutti gli ingredienti. Si aggiungono poi la carota, 3/4 di zenzero candito, tutta la farina, il bicarbonato, il sale, lo zenzero in polvere, il pepe, le uova e si mescola tutto fino ad ottenere un impasto liscio che verrà versato nello stampo e infornato per circa 45 minuti o fino a quando uno stuzzicadenti inserito in mezzo al dolce non uscirà asciutto e pulito. Si fa freddare 20 muniti nello stampo e poi con l'aiuto della carta da forno metterlo su una griglia da pasticcere.
A questo punto bisogna setacciare lo zucchero a velo in una ciotola, aggiungere il resto delle bucce degli agrumi grattugiate e poi versare circa 4 cucchiaini di succo di limone e mescolare fino ad avere una glassa liscia e compatta. Mettere un po' di pellicola sulla superficie della glassa fino al momento di usarla.
Quando il dolce è completamente freddato versare la glassa sopra e far cadere dai lati, aggiungere il rimanente zenzero candito e lasciare che la glassa si indurisca prima di servire.
Questa torta ha un sapore intenso, carico di contrasti, la dolcezza delle melasse e la piccantezza dello zenzero si bilanciano e il tutto viene esaltato dalla nota asprigna e molto profumata del limone usato per la glassa e dalla sua buccia aromatica.
Una volta assaggiata c'è il pericolo di non riuscire a fermarsi...
Oh my!! A quest'ora della notte desidero un a fetta di questa torta più di qualsiasi altra cosa. Giuro che presto la farò anch'io. Intanto mi tocca andare a letto semplicemente insoddisfatta...
RispondiEliminaOh perbacco!
RispondiEliminaQuesto blog dovrebbe essere fonte di diletto e non di disperazione... devo accorrere con un "cabaret", come da queste parti chiamano un vassoio di pasticceria (e io mi scompiscio ogni volta che sento questa parola che vedo le pastine tutte lustrini che si atteggiano a Liza Minnelli e saltellano felici sul loro palco di cartone) traboccante di pastarelle assortite per risollevarle il morale?
Meraviglia, un "cabaret" di pastine come Liza Minnelli! - Come prima cosa stamani ho acquistato delle mini cocotte per fare la crema catalana, per me una vera soubrette della cucina!
RispondiEliminaLa crema catalana! La mia preferita EVER! e non l'ho mai fatta partendo "from stratch" (che in italiano non mi viene in mente se c'è una frase che renda così bene l'idea...
RispondiEliminaLei ha una ricetta perfetta che si potrebbe pubblicare sul blog?
E' la prima volta anche per me. Testo la ricetta che ho e le faccio sapere. - Certo ci vorrebbe quell'attrezzino bellisimo, la mini fiamma ossidrica da cucina per il gran finale... ma per ora dovrò accontentarmi del grill del forno.
RispondiEliminaAh, ho dimenticato di firmarmi... Sua,
RispondiEliminaSemplicemente Sperimentale.
Chissà se e quando mi arriverà la fiammetta ossidrica da cucina... Stamani siamo andati a prendere il nuovo termometro da forno e ho fatto un giro con Andrea in un negozio di casalinghi veramente superfornito puntando il ditino sulle cose che mi piacevano tanto. A buon intenditor...
RispondiEliminaDunque cara, la crema catalana l'ho fatta seguendo questa ricetta (http://ricette.giallozafferano.it/Crema-catalana.html) - di solito amo unire più punti di vista, ma questa volta temevo che una crema fosse un po' delicata... Il sapore è decisamente soddisfaciente (da notare la spolveratina di noce moscata finale), ma né con il mio forno, né con quello di mammà sono riuscita a far caramellare adeguatamente lo zucchero per formare lo strato duretto sopra - deficit imperdonabile. Voglio la fiammina ossidrica!
RispondiEliminaOddio!!! "Soddisfac-I-ente"????
RispondiEliminaMi consenta di ridere a crepapelle di questa sua virata partenopea nel sillabare la perfida declinazione della soddisfazione!
RispondiEliminaQuando alla mancanza di caramello croccante...eh si, non è la stessa cosa...
Ha provato a mettere le cocottine vicinissime alla serpentina del grill? Sa che in Spagna hanno una specie di ferro rotondo che arroventano e poi appoggiano sullo zucchero che così caramella e si cristallizza indurendosi. Chissà se nelle nostre cucine c'è un qualcosa che può essere usato all'uopo. Mumble, mumble...
Più vicino che ho potuto. - Un ferro rotondo da arroventare... mumble, mumble, mumble... interessante!
RispondiEliminaForse ho trovato la soluzione.
RispondiEliminaLegga il mio post di oggi (26/10/2010)
Acc!! Vedo il suo arguto suggerimento soltanto adesso, e sabato scorso... ho acquistato la fiammina ossidrica da cucina!
RispondiEliminaNon era previsto, ma mi sono trovata davanti al negozio giusto e senza pensarci sono entrata, ho chiesto, ce l'avevano, bellina, affatto ingombrante... l'ho presa e testata. Gran soddisfazione!
Era partita da "Semplicemente Insoddisfatta" e ha finito dicendo che la fiamma ossidrica le ha dato gran soddisfazione...Una meraviglia di percorso no??? :-)
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