Oggi Niente Cucina: Libri Gialli & Sciarpone or Mystery Books and Scarves

Il libro, un po' sfuocato in questa foto, ma il colore viola acceso lo rendeva troppo lucido e le mie doti, scarse, di fotografa escono fuori in tutto il loro sbrilluccichio. Dicevo, il libro è un romanzetto giallo, senza gloria e senza infamia, con un paio di splendidi pregi: il primo è che è scritto in inglese, americano a dir la verità, e qui il pregio vien quasi dimezzato. Però sempre utile, così mi tengo in allenamento con questa lingua che se non si usa sfugge e si dilegua. Il secondo pregio è che questa serie di libretti, suddivisi in categorie - uncinetto, lettura, cucina, lavoro a ferri, hobbies vari - da consigli, ricette, progetti da realizzare che offrono la possibilità di seguire passo passo la storia e l'evolversi degli eventi mentre, insieme alle protagoniste della storia, si da spazio alla creatività. Una sorta di storie interattive, come possono essere certi libri da bambini che permettono di colorare le pagine mentre si leggono le imprese dei personaggi.
Naturalmente prima di iniziare a leggere sono andata a sfogliare le ultime pagine dove, oltre a una ricetta per certi muffins deliziosi, c'erano le indicazioni per fare quello che nel libro è chiamato "scialle" e per me è una sciarpa larga e non troppo lunga, sarà forse questa la definizione di scialle?
Comunque sono andata nella camera degli ospiti, dove sono riposti tutti i miei attrezzi del mestiere, nei giorni migliori sistemati in scatole colorate a loro volta sistemate in pile ordinate su scaffali e contro il muro, nei giorni di frenesia si possono trovare stoffe, uncinetti, rotelle e bottoni sparsi sul letto, accanto a istruzioni per lavori iniziati sulla scia dell'estro creativo e poi lasciati lì, a un attimo dal completamento, perché nel frattempo l'estro è fuggito o è virato su un'altra impresa.
Ho trovato un sacchetto arancione dove, insieme a un paio di ferri di bambù n.5, c'erano alcuni gomitoli di lana soffice che aspettavano di essere utilizzati. A dir la verità, attaccato ai ferri, c'era un gomitolo di questa lana e un accenno di sciarpa che però non mi convinceva per nulla. Così ho sfatto questo abbozzo di creatività e, lasciati i ferri in un altro sacchetto, da dove spuntavano alcune paia di attrezzi simili, ho preso gomitoli, un uncinetto della misura giusta, il libro, mi sono messa sul divano e ho cominciato a leggere.
E' stato carino immergermi in questa storia mentre facevo la mia sciarpona calda, e con il freddo di questi giorni ci vuole proprio.
Finito il libro, finita la sciarpa.

Commenti

  1. Semplicemente Conservatrice29 gennaio 2010 alle ore 12:22

    Bbbrrr!!
    Brava, proprio quello che ci vuole in una giornata d'inverno.
    quando ero piccola per mia nonna lo scialle era quello di forma triangolare, abbastanza grande da poter essere tenuto sulle spalle. Poi ho capito che vengono chiamate così anche le sciarpe molto larghe... per me resta quello triangolare, sennò è una stola.

    Semplicemente Conservatrice

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  2. Oooh! Ci si capisce eh!
    La parola stola non mi veniva, sono andata per la più grezza "sciarpona".
    Comunque si, lo scialle è un triangolone, possibilmente con le frange!
    :-)

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