La Fatica della Forma Perfetta - Cupole col Cuore Morbido or Crusty Domes with a Soft Heart
Sono stata un po' pigra ultimamente, presa dalla primavera, e quindi dalle mille attività che sono necessarie per il risveglio del giardino, ho lasciato un po' in disparte la cucina.
I primi fiori sbocciati in giardino mi hanno incantata, i cespugli di lavanda da sfoltire hanno reclamato la mia piena attenzione.
Ho passato il tempo a cucire, seminare e preparare per la nuova stagione il giardino e il balcone dove il Peabo passa le sue giornate scuriosando fra i vasi di fiori e erbe aromatiche.
Le celebrazioni nazionali, i santi patroni, centenari di squadre di calcio locali, le feste che si sono susseguite mi hanno tenuta lontana da casa e così sulla cucina è calato il silenzio. Frettolose insalata consumate velocemente e quasi senza gusto, bagel tostate con un velo di peanut butter e un cucchiaino di marmellata di fragole, per restare nella vera tradizione dei golosi, tazze di tè fumante poggiate sui muretti del giardino e afferrate con mani guantate e un po' terrose mentre decidevo se estirpare o no i rami che sembravano secchi che più secchi non si può di una margherita che lo scorso anno mi aveva dato molta soddisfazione con una fioritura copiosa e prolungata.
Ieri sera però, un lunedì come tanti, ho deciso di riprendere pieno possesso del mio regno. Una bella teglia di lasagne al pesto per cena e un dessert da leccarsi i baffi.
Ho visto le foto di una mela cotta in forno e ripiena su cui era stata poggiata questa cupola di pasta brisée e ho deciso che dovevo assolutamente provare.
La mela ripiena doveva essere sostituita con qualcosa di più goloso però, che altrimenti Andrea non avrebbe apprezzato. Le fragole allora, le sue preferite. Anche se non è ancora stagione, questo è uno dei pochi frutti che il consorte mangia volentierissimo e quindi mi ingegno per trovarne di profumate e succose, mature al punto giusto.
Essendo lunedì però, e dopo aver passato la giornata a cucire spaventapasseri, verniciare tavolinetti e pulire vecchie carriole, ho deciso che avrei usato delle scorciatoie.
La prima: Crema in polvere. Ho seguito le istruzioni della confezione e ho fatto un po' di crema inglese aggiungendo delle bucce di limone per dare un tocco di "fatto in casa" alla preparazione industriale.
Ho lavato e tagliato le fragole a pezzettoni, aggiunto un cucchiaio di zucchero e il succo di mezzo limone, mescolato e lasciato macerare a temperatura ambiente.
Sono passata poi alla preparazione della cupola di brisée. Che difficoltà!
Intanto ho utilizzato una pasta fresca comprata e ho scoperto che è troppo sottile per questa preparazione. Il primo tentativo si è risolto in una rete che si smollava in cottura e si frantumava appena si toccava una volta fuori dal forno. Ho impastato la pasta avanzata e tirata con il mattarello fino ad avere uno spessore di 4-5 mm e poi, usando l'apposito attrezzo, ho intagliato la superficie della pasta per avere questa forma che ricorda un alveare. (Se non si dispone dell'attrezzo in questione, si può ottenere lo stesso risultato, con un po' di tempo, facendo dei tagli sfalsati sulla pasta utilizzando un coltello affilato). Si fa una palla con della carta da forno e si avvolge la pasta intorno alla palla, maneggiandola con cura e sistemandola in modo che il disegno delle losanghe sia armonico. Si informa a 180° per circa 15 minuti stando attenti a ruotare la pasta se il forno non la dora uniformemente. Una volta cotta si sforna, si lascia freddare e si toglie la carta da forno con molta attenzione.
Per la presentazione, si stende una base di crema sul piatto di portata, si versano sopra alcuni cucchiai di fragole e si ricopre il tutto con la cupola di brisée e si serve con una spolverata di zucchero a velo.
English Version
Springtime has diverted my attention from the kitchen to the garden. Last night though I thought it was about time to make something nicer than a salad or a toasted bagel: Pesto lasagne for main and a Short crust pastry dome over some strawberries and custard. I know it’s not yet strawberry season, but Andrea loves them and I wanted to prepare a great dessert so I looked for nice, ripe ones and after washing and cutting them I added a spoonful of sugar and the juice of half a lemon and let them to macerate for a while at room temperature. I prepared some custard from a packet and added the rind of half a lemon to give it a hint of “homemade”, and I cut the pastry with a lattice pastry cutter (if you haven’t got one you can use a sharp knife and a lot of patience). I made a ball of parchment paper and carefully put the pastry on top of it forming a nice patter. After baking the pastry in the oven (180°C for 15 mins) and keeping an eye on it, turning it if necessary to get a uniform golden colour, I waited for the pastry to cool and then, carefully I got rid of the parchment paper.
To serve: spoon some custard on a serving plate, add some strawberry on top of it and finish off with the pastry dome. Sprinkle with icing sugar.
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