Primo Approccio Francese – La Torta di Mele & Mandorle or Apple and Almond Tarte


Mentre ero in Francia sono andata a caccia di ricette tipiche locali come sempre mi capita quando sono in terra straniera. Ho comprato cartoline su cui erano stampate ricette e due libri, uno a Bayeux, cittadina deliziosa e uno a Caen, in una mattinata di pioggia quando rifugiarsi in una libreria sembrava l'unica soluzione per passare un po' di tempo in quella città sonnacchiosa.
All'aeroporto poi ho preso un giornale di cucina a me totalmente sconosciuto che si chiama "Règal" e che aveva allegato un libriccino di ricette di dolci che mi ha ingolosito. Da questa rivista ho preso la ricetta di questa torta che essendo di mele sembrava coronasse l'essenza della Normandia dove appunto in mezzo a campi di grano ancora da mietere e pascoli di mucche si incontravano meleti.
Allora mi sono messa all'opera e ho fatto la torta e,nonostante il caldo assurdo di questa fine agosto, ho acceso il forno.
Ancor prima di assaggiare la torta però do quasi per scontato che questa sarà una ricetta “una tantum”. Troppo laboriosa, troppo lunga da preparare, ci sono tante ricette di torte di mele che si fanno quasi da sole per poter annoverare anche questa fra le mie preferite. Certo ancora non l’ho assaggiata e quindi c’è ancora un piccolo margine per cambiare idea.
A suo favore sono l’aspetto delizioso e l’accoppiata mele/mandorle che è sempre vincente, a suo discapito sono la preparazione di 4 composti che formano questa torta dall’aspetto così semplice. Per prima cosa si prepara una crema a base di uova, zucchero, burro e farina di mandorle, poi la pasta sablè che deve riposare in frigo almeno un’ora, in seguito si preparano le mele cuocendole per qualche minuto con del burro, zucchero e semi di vaniglia e in ultimo si prepara la finitura di mandorle.
 

 
Per quanto riguarda la cottura, la ricetta diceva di cuocere la pasta per 10 minuti da sola, togliere dal forno, far freddare e poi farcire con la crema di mandorle, le mele, le scaglie di mandorle e poi far cuocere altri 25 minuti. Come al solito i tempi di cottura erano menzogneri: la cottura in bianco si è trascinata per 20 minuti, e la cottura della torta dopo la farcitura ha richiesto quasi un'ora. Non posso dare tutta la colpa al mio forno anche se devo ancora comprare un termometro esterno per vedere se ci sono discrepanze fra la temperatura che afferma di raggiungere e quella effettiva, ma così tanta differenza nel tempi di cottura proprio io non la capisco!
Comunque all'assaggio questa torta di mele si è rivelata essere molto delicata, la crema di mandorle non copra il sapore dolce delle mele e la vaniglia si sente appena, la consistenza della pasta è perfetta: abbastanza solida per contenere un ripieno così fragile ma non troppo dura da risultare difficile da gestire. Devo dire che è una buona torta di mele ma ammetto che la mia prima impressione di "molto lavoro per un risultato non spettacolare" era esatta.
Se qualcuno, per pura curiosità o spinto come me da un sano masochismo, avesse voglia di accendere il forno e provare questa torta, basta che mi chieda la ricetta e ve la farò avere...fatevi sotto, se osate!

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